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ROMA - Il mondo, a un anno esatto dall'inizio della guerra d’occupazione in Iraq, torna a marciare per la pace e contro il terrorismo rispondendo all'appello lanciato dai movimenti americani che si oppongono alla politica di Bush.Tra i cortei e le celebrazioni in tutto il mondo, quella di Roma è stata, a detta degli organizzatori e dei media, la sfilata più affollata.

Ed in mezzo alle centinaia di migliaia di persone, insieme alle altre associazioni di solidarietà con Cuba, c’eravamo ovviamente anche noi del Circolo di Roma, che al grido di “Cuba sì, yanqui no!” e “No al terrorismo contro Cuba!” abbiamo sventolato le bandiere di un paese che da più di quarant’anni è vittima di una guerra unilaterale e di vili atti terroristici da parte della superpotenza a stelle e strisce e nonostante ciò condanna il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni e non hai mai permesso che il suo territorio fosse utilizzato per azioni terroristiche contro il popolo degli Stati Uniti o contro qualsiasi paese.

Corteo per la pace - Roma, 20/03/2004