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PESCINA (AQ) - Per il 41° anniversario dell'assassinio del Guerrigliero Eroico, i compagni dei Circoli di Roma e della Tuscia, si sono recati a Pescina (AQ), per visitare un piccolo sacrario che i compagni romani hanno riempito di fiori, bandiere, striscioni, sotto il bel bassorilievo con il volto e le parole del Che.

Tra le molte persone del luogo presenti all'iniziativa, spiccavano anziane e rugose signore della campagna, devote più all'eroe latinoamericano che ai beati della chiesa accanto.

Il saluto lo ha dato Eliseo Parisse, artista e partigiano del Che in terra d'Abruzzo, che ha raccontato brevemente la storia di questo bassorilievo dedicato all'eroe latinoamericano, costruito con un azionariato popolare nel 1971 e difeso, in questi anni, dal non innocente ostruzionismo burocratico, dalle intemperie meteorologiche e dalle intolleranze teppistiche di recente proliferazione.

Successivamente è intervenuto Marco Papacci, segretario del Circolo di Roma dell'Ass.ne Italia-Cuba, il quale, nel suo intervento, ha ripercorso brevemente la storia del Che sottolinenando le fasi salienti della sua vita e ricordando il suo esempio sia come politico che come internazionalista comunista.

Infine, il giornalista Fulvio Grimaldi, in rappresentanza del Circolo della Tuscia, ha ricordato la sua visita dello scorso anno in Bolivia, in occasione del 40° anniversario della morte del Che e si è soffermato sulla nuova tappa che sta vivendo il continente latino americano che ha riscoperto gli insegnamenti del Comandante Guevara.

Monumento al CHE - Pescina (AQ), 12/10/08