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ROMA - Il 18 aprile, presso la libreria Settembrini a Roma, l’ANAIC, Circolo di Roma, ha presentato il libro “Festa di rovine” di Miriam Marino, scrittrice ed artista italiana, proveniente da famiglia di cultura ebraica, attivista che si batte per il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese.L'opera, intensa e coinvolgente, edita dalla "Città del sole", raccoglie storie di sofferenza di bambini palestinesi ed iracheni, i primi vittime della brutale repressione israeliana durante la seconda Intifada, i secondi di quella statunitense durante l’occupazione cominciata nel 2003.

Orrori perpetrati dai due Paesi considerati un modello di democrazia occidentale, che per sempre hanno deturpato e cancellato migliaia di giovanissime vite.

Marco Papacci del Circolo di Roma ha condotto la presentazione dialogando con l’autrice su come fosse nato il libro e sul perché di un titolo così stridente nei suoi due termini.

Prima ancora ha voluto soffermarsi sulla portata emotiva scatenata in Occidente all’indomani dell’attentato a Boston, che ha fatto due morti e diversi feriti, mentre centinaia di giovani vite vengono tutti i giorni, ormai da decenni a questa parte, spezzate dal terrorismo di Stato israeliano e statunitense nei territori occupati della Palestina e dell’Irak, senza che ciò susciti più alcuna emozione ed attenzione da parte del nostro mondo occidentale.

L'autrice, dopo aver spiegato la genesi del libro e prima di rispondere alle numerose domande dei presenti, ha letto alcuni toccanti brani, sia di prosa che di poesia, in relazione ad alcuni episodi raccontati particolarmente duri e difficili da dimenticare.

M. Marino e M. Papacci, Libreria Settembrini - Roma, 18/04/2013