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ROMA - Il coordinamento del Lazio dell’Associazione Italia-Cuba ha organizzato un’incontro presso la Sala Fredda della CGIL, dal titolo “Dissidenti o Terroristi? Oltre 45 anni di attentati contro Cuba”.

L’occasione è nata dalla presenza a Roma della giovane deputata del parlamento cubano Kenya Serrano.

Con lei erano presenti il giornalista Fabrizio Casari, Responsabile del Dipartimento America del PDCI e Aldo Garzia, direttore della Rivista Aprile.

A presenziare il dibattito Marco Papacci, segretario del Circolo di Roma.

Prima degli interventi è stato proiettato il documentario “I segreti del pipistrello, fatti e misfatti della famiglia Bacardi” tradotto e sottotitolatp dal Circolo di Italia-Cuba “J.A. Mella” di Roma.

Interessantissima la visione del video che ha dato spunto ai vari interventi.

Papacci ha ricordato i numerosi attentati che ha subito Cuba e le ultime posizioni avute da alcuni “dissidenti” a Cuba.

Aldo Garzia ha tenuto a chiarire subito che lui non crede che a Cuba tutti quelli che dissentono sono terroristi ed ha fatto un'analisi storica dell’emigrazione cubana dal 1959 sino ad oggi.

Ha sostenuto, inoltre, che coloro che dissentono oggi a Cuba vanno divisi in due grandi gruppi: coloro che vogliono un cambio violento, quindi appoggiati dagli USA (quasi tutti incarcerati) e coloro che vogliono un cambio pacifico e democratico (coloro che appoggiano il Progetto Varela).

Ha anche ricordato i due grandi incontri organizzati dal governo cubano sul tema dell’immigrazione.

Ha ribadito, infine, il fatto che, secondo lui, Cuba ha bisogno di un cambio democratico e non violento, facendo riferimento anche alle posizioni dei DS che appoggiano la dissidenza democratica.

Fabrizio Casari ha poi svelato, in maniera certosina, chi sono coloro che praticano il mestiere di “dissidenti”, sciorinando tutta una serie di dati sul flusso di denaro che gli USA elargiscono ai dissidenti.

Casari ha ricordato che la signora Martha Roque ha avuto la sfrontatezza di far ascoltare, ai partecipanti alla prima assemblea della dissidenza tenutasi a Cuba, un discorso guerrafondaio del presidente USA Bush.

L’intervento della giovane deputata Kenia Serrano ha avuto come fulcro la campagna anticubana finanziata dagli USA.

Ha raccontato di come a Cuba nessuno conosce questi miserabili venditori della patria che vivono con i soldi dell’Ufficio di Interessi USA a La Habana, mentre all’estero essi godono di una fama enorme, grazie all’appoggio di loschi personaggi come Aznar o Havel, o grazie all’appoggio di ex partiti socialisti che si sono riciclati per avere una immagine nuova.

Alla fine sono state molte le domande dei presenti e soddisfacenti le risposte degli oratori.